SME 7.1.2 e RKHunter: OS non supportato?

Dopo gli ultimi aggiornamenti di SME Server con relativo passaggio alla versione 7.1.2, quotidianamente ricevo delle mail dal demone di RKHunter che minacciosamente mi avvertono che il sistema operativo non e’ riconosciuto

Warning: This operating system is not fully supported!

Scartabellando nella documentazione di RKHunter ho visto che basta aggiornare la lista degli OS riconosciuti con un piccolo script; loggato come root basta dare

wget http://puzzle.dl.sourceforge.net/sourceforge/rkhunter/hashupd.sh
sh hashupd.sh
rm hashupd.sh

per risolvere facilmente il problema.

MLDonkey: rilasciata nuova versione

E’ stata rilasciata la versione 2.8.3 di MLDonkey, di seguito il changelog:

– EDK: Support files > 4GB
– EDK: Support compressed upload
– EDK: recognize IMPmule client type
– EDK: parse more fields from server.met
– fix for not implemented Unix.fstat on MinGW
– fix sending shares to servers with state connecting
– fix month display at GD generated graphs
– new option ‘upload_full_chunks’ & ‘upload_complete_chunks’
– new option ‘share_scan_interval’ for scan shared directories
– new option ‘create_file_mode’ and rename ‘create_dir_mask’ to ‘create_dir_mode’
– new parameter ‘changed’ for command ‘voo’ prints changed options
– command improvements for ‘porttest’ ‘set’ ‘force_web_infos’ ‘vc’
– add start parameter ‘-useradd “user pass”‘
– many swarmer optimizations
– html and logfile enhancements
– lots of Multiuser improvements
– code cleanups, optimizing some functions
– some little fixes/improvements at c code

Il file mlnet aggiornato lo potete trovare qui o scaricare l’intero pacchetto da qui; la procedura di aggiornamento da seguire con Sme Server rimane la solita.

Offrire servizi su IP dinamico

Una delle poche pecche di SME-Server è di aver da tempo abbandonato lo sviluppo di un modulo di gestione di servizi come DynDNS; per chi non sapesse cosa sono e a cosa servono ecco un piccolo riassunto tratto dal blog di Andrea Beggi:

“DynDNS è un servizio gratuito che permette di associare un dominio di terzo livello al vostro indirizzo IP. Funziona anche e soprattutto per chi ha IP dinamico, come la maggior parte dei navigatori casalinghi.
Scenario: avete una connessione ad internet via modem o ADSL, il vostro provider vi assegna un indirizzo IP dinamico, cioè che cambia ad ogni collegamento. Malgrado ciò volete rendere accessibile un servizio che “gira” sul vostro PC, ad esempio un blog che avete in locale, un server FTP, oppure un sito web: ad ogni connessione sarete costretti a comunicare al mondo l’indirizzo IP, sempre diverso.
E qui il servizio Dynamic DNS vi soccorre, basta registrarsi e scegliere il proprio dominio di terzo livello, tra le 40 e passa scelte che avete a disposizione.”

La soluzione a questo limite di SME-Server ci viene offerta da ddclient, uno script perl che aggiorna automaticamente ad ogni cambio di ip del nostro server le entries dns di DynDNS, il tutto gestibile dal WebPanel di SME.

Per l’installazione si deve innanzittutto scaricare il pacchetto disponibile qui che si installerà con

yum localinstall sme7-ddclient-3.7-1.noarch.rpm

e poi

reboot

Dopo il riavvio nel Server Manager sarà presente una voce che permetterà di inserire tutti i dati dei nostri account DynDNS.
Ad ogni cambio di IP ddclient avviserà l’amministratore con una mail dell’avvenuto aggiornamento dei DNS.

SME Server: aggiornamento alla versione 7.1

E’ da qualche giorno disponibile l’aggiornamento alla versione 7.1 che porta delle modifiche alle impostazioni del RAID, del delivery della posta e della scansione antivirus.
Per mettersi al riparo da problemi avuti da alcuni utenti è meglio eseguire l’aggiornamento da console svuotando prima la cache di yum con i seguenti comandi:

yum clean all

yum update

Dopo l’update ricordarsi di riavviare il server con

signal-event post-upgrade

signal-event reboot

Scheduling con MLDonkey

Non tutti sanno che le ultime versioni di questo mluticlient p2p contengono un’utile funzione chiamata calendar che permette di variare alcuni parametri a seconda dell’ora, abbiamo quindi la possibilità di cambiare la bandwidth sia di upload che di download durante la giornata.
Poniamo come esempio che si voglia preservare molta banda libera durante il giorno e aumentare il carico di MLDonkey durante la notte: dalle 1 AM alle 8 AM avremo un upload di 25 KB/s e un download senza limiti e per il resto della giornata un upload di 7 KB/s e un download massimo di 28 KB/s.
Le modifiche vanno apportartate con MLDonkey inattivo al file downloads.ini (si trova in /home/mldonkey/.mldonkey/ ).
Aprendo il file, alla sezione “other options: for experts” (che emozione… siamo esperti!!) aggiungeremo questo:

(* This option defines a set of date at which some commands have to be executed.
For each tuple, the first argument is a list of week days (from 0 to 6),
the second is a list of hours (from 0 to 23) and the last one a command to
execute. Can be used with ‘pause all’ and ‘resume all’ for example to
resume and pause downloads automatically for the night. *)
calendar = [
([
0;
1;
2;
3;
4;
5;
6;], [
8;], “set max_hard_download_rate 28”);
([
0;
1;
2;
3;
4;
5;
6;], [
1;], “set max_hard_download_rate 0”);
([
0;
1;
2;
3;
4;
5;
6;], [
8;], “set max_hard_upload_rate 7”);
([
0;
1;
2;
3;
4;
5;
6;], [
1;], “set max_hard_upload_rate 25”);]

Fatta la modifica e salvato il file, potremo far ripartire MLDonkey.
Il piano di scheduling sarà visibile anche attraverso la WebUI nel menù Option.
Tutto questo permette di avere una gestione facile e veloce di molti parametri di MLDonkey per poterlo meglio far convivere su un server con altri servizi bisognosi di banda come ad esempio un web-server ( qui c’è uno screenshot di quello che ho ottenuto sul mio server).
La documentazione ufficiale del comando calendar_add è molto stringata ed è reperibile nella wiki di MLDonkey.

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