Come cambia 1 GByte in vent’anni.
Il disco fisso della foto è esposto al museo di arte moderna di Murska Sobota in Slovenia
[Via Digg]
My Digital Trashcan – UmbertoMassari.com
Altro che raccolta differenziata….
Come cambia 1 GByte in vent’anni.
Il disco fisso della foto è esposto al museo di arte moderna di Murska Sobota in Slovenia
[Via Digg]
Pochi giorni fa ho ricevuto una telefonata dal call center di Tin che mi avvertiva che il mio abbonamento adsl flat (4 Mbit) sarebbe stato convertito in Alice adsl causa accorpamento di Tin con Telecom (tanto per la cronaca le aziende furono scorporate da Colaninno nel 2002).
“Nessun problema” penso io, “tanto Tin è sempre stata legata a Telecom, che problemi vuoi che ci siano?”, Google purtroppo mi smentisce in pieno riportandomi casi di disservizi a non finire, tipico quello avuto da Matteo Moro.
Inizio a tremare pensando di dover combattere con lunghi periodi di down della connessione e di estenuanti telefonate ai vari call center.
Ieri sera scompare la connessione e mi rendo conto che è iniziato il travagliato “trasferimento” , senza speranza resetto il modem e come per magia compare nel browser una finestra che mi invita a scegliere username e password da usare con la nuova adsl Alice.
Ci sono rimasto di stucco, è la prima volta che Telecom riesce a fornire un servizio in maniera efficiente.
Le velocità di upload e download non sono dissimili da prima nonostante sia passato da una 4 Mbit a una 2 Mbit, ecco uno test effettuato con Speedtest.net
Che sia stato molto fortuato?
E’ stata pubblicata una guida per lo sblocco dell’amato-odiato cellulare della mela morsicata, la si può trovare completa dei programmi necessari sul blog di George Hotz.
La procedura sfrutta un bug del chipset della bandabase che permette di inserire in flash del codice non certificato, usato successivamente come testa di ponte per caricare il firmware modificato.
Sono stati rilasciati degli aggiornamenti di sicurezza per le versioni 2.2.x e 2.0.x di WordPress che vanno a risolvere diversi bug, tra cui una vulnerabilità cross-site piuttosto seria.
Pseudotecnico ha preparato due comodi archivi contenenti solo i file modificati, molto utili se si deve fare l’aggiornamento di numerosi siti.
Buone notizie per lo sviluppo della cultura opensource in Italia (e soprattutto nella mia zona!) : al Comune di Forli’ il consigliere Alessandro Ronchi dello schieramento dei Verdi ha presentato una mozione che ne ricalca pienamente lo spirito.
I punti chiave sono due:
Utilizzo ove possibile di software opensource in tutta l’amministrazione comunale e in collaborazione anche con altri enti
Rendere facilmente accessibili con standard aperti tutte le opere finanziate oltre il 30% dal Comune, l’introduzione di licenze d’uso che limitino ad un anno i diritti degli autori di tali opere e il divieto di protezioni con soluzioni DRM.
Mi complimento con Alessandro Ronchi e gli auguro che questa mozione possa essere approvata.